22 Mag
2014

Vivisezione: liberiamo i macachi dello stabulario di Modena. Presidio sabato 24 maggio ore 15

Vivisezione: liberiamo i macachi dello stabulario di Modena. Presidio sabato 24 maggio ore 15

 

VIVISEZIONE: LIBERIAMO I MACACHI DELLO STABULARIO DI MODENA.

APPELLO LAV AL RETTORE, PROF. ANDRISANO.

PRESIDIO ANTIVIVISEZIONE DAVANTI ALL’UNIVERSITA’ DI MODENA,SABATO 24 MAGGIO ORE 15,00

 

 

La LAV ha chiesto un incontro al Prof. Angelo Oreste Andrisano, nuovo rettore dell’Università di Modena e Reggio Emilia, per discutere del futuro dello stabulario e dei macachi che vi sono detenuti, della cui sorte ormai si interessa tutto il Paese.

 

Presso lo stabulario interdipartimentale dell’Università di Modena, infatti, si allevano e utilizzano macachi per test molto invasivi sul cervello che hanno come esito la morte. La nuova legge, vietando l’allevamento di primati però, colpisce direttamente questo stabulario, che può e deve cogliere l’occasione per dismettere gli animali e sostituire le proprie obsolete ricerche sulle scimmie con modelli alternativi etici, realmente predittivi.

 

“Rivolgiamo un appello al nuovo rettore, memori anche dello scandalo del laboratorio abusivo di Mirandola che ha messo in cattiva luce l’intero Ateneo, affinché voglia far innalzare la ricerca modenese perché questa diventi competitiva con il contesto europeo, che sempre più si rivolge a metodi di ricerca senza animali, unendo scienza ed etica e salvando la vita a queste meravigliose creature che tanto ci assomigliano, ma che non hanno diritti”, commenta Michela Kuan, biologa responsabile LAV settore Vivisezione.

 

Per sostenere questo appello e chiedere la LIBERTA’ DEI MACACHI DI MODENA, questo sabato, 24 maggio,alle 15 si terrà una protesta davanti all’ingresso del Policlinico dell’Università di Modena (Via Del Pozzo 71).

 

“Temiamo il peggio per la sorte di questi macachi, che rischiano di essere venduti a un altro laboratorio o di essere uccisi! – aggiunge Yuri Bautta, della LAV di Modena – Per anni, nonostante le richieste e la disponibilità della nostra associazione ad accogliere i macachi facendoci carico della riabilitazione e mantenimento in centri di recupero adatti per questa specie, l’Ateneo non ha voluto fermare questi orribili test”.

 

Nell’agosto del 2012 però, grazie anche a una lunga trattazione, un cucciolo di macaco nato da questa colonia è stato affidato a un centro di recupero di fauna selvatica e tramite l’intermediazione dell’ufficio Diritti Animali del Comune di Modena, la LAV di Modena è riuscita ad ottenere un accordo che impegna l’Università a ridurre il numero di macachi e nello specifico a non sostituire gli esemplari morti o ceduti con l’acquisizione di nuovi individui.

 

“Queste scimmie hanno la possibilità rarissima di conoscere una vita diversa, lontano da paura e costrizione, nella speranza che tale svolta possa essere da esempio anche per tutti gli altri stabulari che usano primati”, conclude Michela Kuan.

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