elezioni regionali Emilia Romagna 2024

Elezioni regionali Emilia Romagna 17 e 18 novembre 2024

 

Abbiamo analizzato i programmi di coalizione presentati dai candidati governatore:

Programma Michele De Pascale (coalizione Centro-Sinistra):

Università e ricerca: 

Manca un riferimento all’uso di animali e al suo superamento, come anche la necessità di continuare a finanziare progetti di ricerca con metodi sostitutivi.

Agricoltura e agroalimentare:

Si fa un cenno al superamento dell’uso delle gabbie negli allevamenti: “Occorre  mettere  maggiori  risorse  in  questo ambito,  puntando  sempre  più  sulla  qualità  degli  allevamenti,  migliorando  le  condizioni degli animali e sostenendo quegli allevamenti che investono sulla stabulazione libera.”

Sul tema dell’alimentazione: “Va  promosso  e  favorito  il  consumo  di  prodotti  biologici nelle mense delle strutture pubbliche e nelle scuole attraverso appositi capitolati di gara.” manca un cenno alla necessità di introdurre un menu completamente vegetale almeno un giorni la settimana nelle mense pubbliche.

Impegno a garantire il sostegno alla “filiera del settore latteo-caseario” e alla “produzione di latte da consumo”, ovvero agli allevamenti intensivi.

Un punto a favore del mondo venatorio: “Nel campo della zootecnia, intendiamo proseguire le politiche per innalzare i livelli di biosicurezza degli allevamenti suinicoli e per incrementare il depopolamento dei selvatici, insieme ad una gestione corretta della fauna selvatica – in particolar modo di cinghiali e ungulati – per il mantenimento dell’equilibrio fra le attività agricole e il territorio, la tutela dell’ecosistema e la sicurezza stradale.”

Sempre sugli allevamenti: “Occorre rafforzare le misure di sostegno agli allevamenti per ridurre le emissioni di ammoniaca in atmosfera e migliorarne le prestazioni ambientali” “Bisogna inoltre continuare a promuovere le misure per il miglioramento del benessere animale, la biosicurezza e la riduzione dell’utilizzo degli antibiotici rafforzando il sistema dei controlli veterinari.”

Su Pesca e Acquacoltura: “il  nostro  obiettivo  sarà  quello  di  tutelare  la  produzione di vongole più grande e importante d’Europa che si trova proprio in Emilia-Romagna, così come la miticoltura. Continueremo a contrastare e a batterci per una strategia nazionale di contrasto al granchio blu, vera piaga che sta portando al collasso le imprese del settore, senza escludere la possibilità di attivare una nuova fliera per la sua lavorazione.”

Inoltre: “Sosterremo la pesca, settore di importanza strategica che ha vissuto una profonda crisi e merita nuove politiche di sviluppo e strumenti mirati. La sostenibilità dello sforzo di pesca, con il rispetto dei periodi e delle aree  riproduttive  e  la  salvaguardia  dell’ambiente  e  della  biodiversità  marina,  è  fondamentale  per  garantire nel  lungo  periodo  la  continuità  delle  marinerie.  Va  sostenuto  l’ammodernamento  degli  strumenti  di  pesca, anche per ridurre impatti sui fondali ed evitare catture accidentali, e trovata insieme agli operatori una strategia comune per fare fronte ai fattori di mercato e a quelli climatici ed ambientali, come il riscaldamento delle acque, la foritura di mucillagini, la difusione di specie aliene che minacciano l’attività.”

Blue Economy:

Si ribadisce il supporto alla pesca: “Tra i settori più innovativi spicca oggi la Blue Economy, per una valorizzazione sostenibile delle risorse marine e costiere, a cui afferiscono molteplici attività tra cui, la bioeconomia blu e dunque la pesca e l’acquacoltura…”

Qualità dell’aria:

Tra i fattori responsabili dell’inquinamento non viene citata la zootecnia: “Intendiamo  dare  attuazione  alle  misure  del  PAIR  2030  intervenendo  in  modo  trasversale  e  integrato  sui principali settori di emissione: il riscaldamento domestico, promuovendo l’efcienza energetica e accelerando l’uscita dal gas; i trasporti, con investimenti coerenti sulle infrastrutture per la riduzione del trafco su gomma e l’elettrifcazione del parco circolante; l’agricoltura, sostenendo la copertura degli stoccaggi e l’adozione di idonee pratiche di spandimento; le attività produttive, spingendo sulle migliori tecniche disponibili e sull’abbandono dei combustibili fossili come fonte di energia.”

Tutela della biodiversità:

Su attività venatoria: “Per quanto concerne la gestione della fauna selvatica, aggiorneremo il piano faunistico venatorio in scadenza secondo criteri coerenti con gli obiettivi di conservazione, equilibrio e buono stato delle popolazioni delle specie. Intendiamo raforzare i corpi di polizia provinciale per le funzioni di controllo ambientale e venatorio e ripensare le attribuzioni per la gestione locale delle attività di ATC e CRAS in un quadro organico di programmazione regionale e di reale partecipazione di tutti i portatori di interesse.”

 

Programma Elena Ugolini (coalizione Centro-Destra):

Nel programma di coalizione della candidata Ugolini https://www.elenaugolini.it/le-sei-sfide-elena-ugolini-presidente/#casa non vi è alcun riferimento agli animali.

Nell’allegato relativo alla Sanità si parla di ricerca scientifica ma non troviamo alcun accenno all’uso di animali e al suo superamento.

 

Programma Luca Teodori (lista Lealtà Coerenza Verità):

Nel programma https://www.lealtacoerenzaverita.it/programma-lealta-coerenza-verita/ un punto è dedicato agli animali.

“Metodi alternativi alla sperimentazione sugli animali, riconversione allevamenti intensivi e stop gabbie. Tutela fauna selvatica e reale liquidazione danni, modifiche attività di caccia, ufficio dei diritti degli animali. Potenziare e valorizzare servizi dog sitter. Libertà di scelta alimentare vegetale negli uffici pubblici e mense aziendali.”

 

Programma Federico Serra (lista Emilia Romagna per la pace, l’ambiente e il lavoro):

Nel programma un punto specifico è dedicato agli animali: “EMILIA-ROMAGNA REGIONE AMICA DEGLI ANIMALI”

“La compagnia di un animale rende la vita migliore e contribuisce ad aumentare il benessere psico‐fisico delle persone. La tutela degli animali è dunque importante, e in questo ambito proponiamo:
– Interventi nelle scuole al fine di favorire la diffusione di una corretta cultura sugli animali da affezione e da reddito, al fine di responsabilizzare coloro che decidono di adottare un animale e prevenire il fenomeno dell’abbandono e il maltrattamento, che ora è finalmente punibile per legge.
– Interventi di educazione ambientale e animalista nelle scuole per formare le nuove generazioni al rispetto dei diritti di tutti gli esseri viventi e perché le famiglie abbiano l’opportunità di scegliere il consumo di alimenti vegetali in alternativa a quello degli alimenti di origine animale.
– Un’adeguata informazione alimentare perché cresca la consapevolezza dell’importanza di una dieta sana ed equilibrata per creare buoni stili di vita anche allo scopo di contrastare l’abuso consumistico dei cibi pronti per gli animali domestici.
– La diffusione di progetti pet-therapy – che ora è riconosciuta anche dalla legge come metodo di “co-terapia” – nei servizi educativi e nelle strutture per anziani.
– Vogliamo che la disciplina regionale per le attività circensi vieti circhi e mostre viaggianti che utilizzino animali.”

 

Abbiamo sottoposto alle liste e ai candidati al consiglio regionale alcune proposte programmatiche:

  1. CACCIA E ANIMALI SELVATICI

 

1.1. Le zone di ripopolamento e cattura sono istituti venatori che hanno lo scopo di fornire lepri e fagiani da uccidere nel corso dell’attività venatoria. Tali specie, però, sono naturalmente potenziale preda di animali selvatici, e tipicamente delle volpi, che quindi incidono sulla “produttività” delle zone di ripopolamento e cattura. L’impatto della volpe viene da sempre contrastato con gli abbattimenti di questi predatori. Tuttavia, la ricerca scientifica dimostra che una soluzione più efficace – oltre che eticamente più accettabile – è costituita da una corretta rinaturalizzazione dei territori. Un ambiente più ricco e più vario, infatti, offre agli animali-preda strumenti più efficaci di difesa dai predatori evitando abbattimenti indiscriminati di animali selvatici. 

 

1.2. Il problema dei Daini delle pinete costiere della provincia di Ravenna è da diversi anni di fronte all’attenzione dei cittadini emiliano-romagnoli, senza che si sia mai individuata una reale risoluzione. Anche la loro rimozione o spostamento, infatti, presenta evidenti criticità che ne rendono complicata l’applicazione. Da tempo proponiamo strategie più moderne e risolutive, come ad esempio l’installazione di dissuasori acustici e luminosi nelle zone di confine tra l’habitat degli animali e la rete stradale o ferroviaria.

 

1.3. Le nutrie sono ormai diffuse stabilmente in tutta la zona pianeggiante della nostra regione, come in gran parte del territorio del nord Italia. Il “Piano regionale per il controllo della nutria (Myocastor coypus)” relativo al periodo 2021-2026 prevede una gestione prevalentemente cruenta, che ha visto l’uccisione di più di 91000 animali nel solo 2020 in tutta la regione. Dai dati presenti nel Piano, tuttavia, si evince come il numero delle uccisioni negli ultimi anni sia nettamente in aumento (35142 nel 2016, 60259 nel 2017, 81256 nel 2018, 90693 nel 2019, 91261 nel 2020) senza che si percepisca una diminuzione del numero delle nutrie sul territorio. Anzi, i dati citati autorizzano a vedere addirittura un aumento degli stessi, proprio a causa del metodo di contenimento utilizzato.

Tuttavia il Piano regionale contempla anche “metodi sperimentali” (art.10) ovvero incruenti mediante sterilizzazione chirurgica o farmacologica. Alcune amministrazioni locali hanno già avviato piani di gestione incruenta della nutria sui loro territori, in collaborazione con la LAV:

  • Comune di Castello d’Argile (BO), “Parco Giovannini”, 2020
  • Comune di Sassuolo (MO), “Parco Secchia”, 2021
  • Comune di Castelnuovo Rangone (MO), “Parco Rio Gamberi”, 2022
  • Comune di Modena, “Parco Enzo Ferrari”, 2022
  • Comune di Bologna, “Quartiere Navile”, 2022
  • Comune di Ravenna, “Parco Teodorico”, 2023
  • Comune di San Giorgio di Piano (BO), 2023
  • Comune di Parma, “Oasi via Watt”, 2024

Alla luce di queste esperienze sul territorio, patrocinate dai rispettivi Comuni, occorre prendere atto che la gestione incruenta non può restare un’eccezione nell’ambito di “progetti sperimentali”, ma può e deve essere considerata come la prima opzione di intervento, e solo in caso di sua impraticabilità possono essere messe in campo strategie cruente.

Inoltre occorre intervenire sulla manutenzione e rinaturalizzazione degli argini di contenimento dei fiumi e in generale delle aree fluviali, al fine di prevenire ed evitare straripamenti, fenomeni ingiustamente attribuiti alle nutrie e ad altri animali fossori.

 

  1. LEGGI REGIONALI DI TUTELA ANIMALI

 

Nel luglio 2021 la Regione Emilia-Romagna, su proposta della LAV, ha intrapreso un percorso per la revisione della Legge Regionale 20/2002 “Norme contro la vivisezione”, che una sentenza della Corte Costituzionale del 2004 aveva svuotato di gran parte dei contenuti. In collaborazione tra il Settore prevenzione e Sanità Pubblica e Comitato Etico, e con il contributo della LAV, è stata predisposta una bozza tecnica di testo che introduceva migliori condizioni per alcune specie di animali (cani, gatti, primati) sottoposti a esperimenti negli istituti di ricerca della nostra regione. In seguito, però, il Settore Affari Legislativi si opponeva all’approvazione del testo, di fatto bloccando il percorso politico di questa riforma, in quanto “la recente modifica – intervenuta con legge costituzionale n. 1 del 2022 – dell’articolo 9 della Costituzione che aggiunge al previgente testo la seguente parte: (la Repubblica …) ‘Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali’, comporta effetti rilevanti sull’autonomia legislativa delle Regioni relativamente a questa tematica.”

Infatti, la modifica dell’art.9 della Costituzione, fortemente voluta dalla scrivente associazione, inserisce la tutela degli Animali e dell’ambiente tra i principi fondamentali. Tuttavia, la formulazione “La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali” è stata interpretata dall’ufficio giuridico dell’Ente in modo secondo noi errato, escludendo dalle prerogative delle Regioni l’emanazione di Leggi di tutela degli animali.

Ciò è particolarmente grave non solo per l’iter di revisione della citata Legge Regionale 20/2002, ma anche per l’iter di revisione già in atto da tempo di altre Leggi Regionali di tutela animale (5/2005, 27/2000), nonché per l’emanazione di nuove Leggi Regionali in materia.

Chiediamo che la Regione Emilia-Romagna si esprima con un’interpretazione corretta del nuovo quadro normativo e non si opponga alla revisione di Leggi di tutela animali e, come hanno già fatto le Regioni Piemonte e Calabria dopo la modifica dell’art. 9 Costituzione, all’emanazione di nuove Leggi Regionali.

 

  1. ALLEVAMENTI E ALIMENTAZIONE

 

3.1. Chiediamo una moratoria all’apertura di nuovi allevamenti e all’ampliamento di quelli già esistenti. Per sostenere l’economia regionale, chiediamo di incentivare invece produzioni vegetali ovvero a basso impatto ambientale anche attraverso l’istituzione di bandi e programmi ad hoc per la riconversione produttiva.

Occorre inoltre intensificare i controlli veterinari negli allevamenti esistenti, al fine di mitigare il più possibile le condizioni di sofferenza degli animali e sanzionare eventuali abusi rispetto alle norme esistenti in materia.

 

3.2. Nella ristorazione pubblica è necessario garantire il diritto a un’alimentazione 100% vegetale. Nel solco delle politiche locali per il clima e l’ambiente, come parte di una food policy regionale, viene istituito l’obbligo, per le mense pubbliche, di prevedere almeno un giorno la settimana con menu 100% vegetale.

 

  1. ANIMALI FAMILIARI E CRITICITÀ ABITATIVE

 

Chiediamo che le famiglie o i singoli cittadini con emergenze abitative, e che usufruiscono di alloggi pubblici, non siano costretti a separarsi dai loro animali familiari. Occorre prevedere, nei bandi di assegnazione del servizio di accoglienza, l’obbligo a non rifiutare famiglie e singoli cittadini con animali al seguito.

Chiediamo inoltre l’istituzione di un servizio veterinario di base presso le ASL veterinarie per gli animali in condizione di fragilità sociali .

 

  1. GARANTE DIRITTI ANIMALI

 

La Regione Emilia -Romagna non si è ancora dotata della figura del Garante per i diritti animali, già presente in Regioni come ad esempio il Piemonte e la Sicilia. Chiediamo che tale figura sia istituita, per assicurare una migliore efficacia dei provvedimenti di tutela degli animali e un miglior coinvolgimento di soggetti terzi, come la scrivente associazione, in tutti i percorsi che riguardano principi di tutela animale.

 

6. SPERIMENTAZIONE ANIMALE

 

La nostra Regione si distingue per l’assegnazione di finanziamenti agli istituti di ricerca biomedica che attuano il principio delle “3R” riducendo o eliminando l’uso di animali, in conformità alla LR 20/2002 “norme contro la vivisezione”. Tuttavia, i fondi previsti sono esigui e non rinnovati costantemente in modo da dare continuità alle ricerche avviate e dare pieno sostegno ai laboratori che si stanno specializzando in questi nuovi approcci animal-free che vedono, spesso, gemellaggi e collaborazioni con importanti università estere.

Alla luce di quanto espresso, la misura può essere migliorata rendendo i fondi erogati ogni anno sine die e aumentando lo stanziamento degli stessi almeno del 20% vincolandoli a ricerche che non prevedano il ricorso a nessun tipo di animali o sue parti. e favorendo, quindi, la transizione a una ricerca biomedica avanzata, rapida, innovativa e attendibile (viste le evidenze scientifiche di un indice di fallimento che supera il 95% del modello animale se applicato all’uomo).

 

 

Hanno risposto i seguenti candidati:

Coalizione Michele De Pascale:

Circoscrizione Bologna

  • Silvia Zamboni (AVS): Sostiene tutti i nostri punti.
  • Davide Celli (AVS): Sostiene tutti i nostri punti.
  • Massimo Masetti (AVS): Sostiene tutti i nostri punti.
  • Paolo Bernini (M5S): Sostiene tutti i nostri punti.

Circoscrizione Modena

  • Fabio Ferretti (AVS): Sostiene tutti i nostri punti.
  • Linda Fusara (AVS): Sostiene tutti i nostri punti.
  • Massimo Bonora (M5S): Sostiene tutti i nostri punti.
  • Barbara Moretti (M5S): Sostiene tutti i nostri punti.
  • Luca Fantoni (M5S): Sostiene tutti i nostri punti.
  • Sandra Poppi (M5S): Sostiene tutti i nostri punti.
  • Mattia Veronesi (M5S): Sostiene tutti i nostri punti.
  • Elisabetta Canovi (M5S): Sostiene tutti i nostri punti.
  • Ugo Piacquadio (M5S): Sostiene tutti i nostri punti.
  • Enrica Manenti (M5S): Sostiene tutti i nostri punti.
  • Ludovica Ferrari (PD): Sostiene i punti 2,   4,   5,   6

 Circoscrizione Reggio Emilia

  • Elena Mazzoni (M5S): Sostiene tutti i nostri punti.

  Circoscrizione Ravenna

  • Igor Gallonetto (M5S): Sostiene tutti i nostri punti.

Circoscrizione Ferrara

  • Monica Caleffi (M5S): Sostiene tutti i nostri punti.

 

Coalizione Elena Ugolini:

Circoscrizione Modena

  • Flaviana Barbieri: Sostiene i punti 1.2,   1.3,   3.1,   3.2,   4,   6
  • Cristiana Nocetti (FdI): Sostiene tutti i nostri punti.

Circoscrizione Parma

  • Chiara Ziveri: Sostiene tutti i nostri punti.

 

Lista Luca Teodori (Lealtà Coerenza Verità):

Circoscrizione Bologna

  • Lucio Filippucci: Sostiene tutti i nostri punti.
  • Roberta Bortolotto: Sostiene tutti i nostri punti.

 

Lista Federico Serra (Emilia Romagna per la pace, l’ambiente e il lavoro):

Circoscrizione Modena

  • Stefano Lugli (PRC): Sostiene tutti i nostri punti.
  • Alba Bassoli (PRC): Sostiene tutti i nostri punti.
  • Silvia Missio (PRC): Sostiene tutti i nostri punti.
  • Angioletto Usai (PRC): Sostiene tutti i nostri punti.
  • Vania Pederzoli (PRC): Sostiene tutti i nostri punti.
  • Paolo Vigilanti (PRC): Sostiene tutti i nostri punti.
  • Elisa Zamboni (PRC): Sostiene tutti i nostri punti.