NUOVA CASA PER I 16 MACACHI DI MODENA
Condividiamo il comunicato nazionale aggiungendo i nostri ringraziamenti a tutti i Modenesi, sia semplici cittadini sia membri delle Istituzioni, che ci hanno aiutato in questa battaglia firmando le nostre petizioni, partecipando alle nostre manifestazioni e spronandoci con il loro entusiasmo.
Ancora grazie di cuore alle Associazioni che hanno collaborato con LAV Modena: Animal Amnesty e AnimAnimale, dimostrando che si può e si deve fare fronte comune per raggiungere obiettivi così ambiziosi.
A LAV l’onore e l’onere di mantenere e gestire i 16 primati per far loro vivere al meglio il resto della loro vita lontani dagli stabulari e dai laboratori. Per questo chiediamo ai nostri simpatizzanti di sostenerci, anche partecipando ai prossimi eventi di raccolta fondi, per dare finalmente a questi Macachi la tranquillità e le cure che si meritano.
Grazie a tutti!
Yuri Bautta
Comunicato stampa LAV 26 luglio 2016
NUOVA CASA PER I 16 MACACHI DELL’UNIVERSITA’ DI MODENA.
GLI ANIMALI, SALVI GRAZIE ALLA LAV, SONO NEL CENTRO DI RECUPERO DI SEMPRONIANO, IN MAREMMA
Foto LAV: uno dei macachi nella nuova dimora e la LAV impegnata nel trasferimento degli animali dall’Università di Modena verso il Centro di Recupero di Semproniano
Hanno una nuova casa i 16 macachi dell’Università di Modena. L’Ateneo e il Comune, in attuazione del loro Protocollo d’Intesa che sanciva la cessazione dei test sui primati non umani, hanno affidato gli animali alla LAV, ritenuta dalla Commissione tecnica e veterinaria l’associazione presentatrice della migliore proposta per assicurare ai macachi una vita serena.
La LAV, Onlus riconosciuta dai Ministeri della Salute e dell’Ambiente, con i fondi dei propri soci e simpatizzanti potrà infatti garantire le esigenze quotidiane degli animali vita natural durante con il Centro di recupero animali selvatici ed esotici di Semproniano, in Maremma.
Qui ai 16 macachi sono dedicate due nuove strutture appositamente realizzate, un medico veterinario e due specializzati in primatologia, con tutto il necessario per riprendere confidenza nel gruppo, cibarsi con frutta e verdura, riscaldati dalla luce del sole e liberi di giocare. In queste prime settimane gli animali potranno contare su un periodo di indispensabile adattamento per sentirsi al sicuro e riconoscere la loro nuova casa.
Il Centro di recupero animali selvatici ed esotici di Semproniano lavora da 20 anni per il recupero della fauna selvatica autoctona e come Centro di riferimento del Ministero dell’Ambiente per il recupero e la gestione degli animali esotici, collabora con il Corpo Forestale dello Stato per la gestione e il recupero di animali sequestrati.
26 luglio 2016
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Maria Falvo
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3 luglio 2016 – Palio degli Asini di Montecreto: basta “spettacoli” diseducativi e obsoleti che sfruttano gli animali.
Comunicato stampa LAV Modena 3 luglio 2016
PALIO DEGLI ASINI DI MONTECRETO (MO). BASTA CON QUESTI “SPETTACOLI” DISEDUCATIVI E OBSOLETI. SIAMO NEL 2016 E I PIÙ DEBOLI NON DEVONO ESSERE SFRUTTATI PER IL NOSTRO DIVERTIMENTO.
La LAV di Modena protesta per il Palio degli Asini di Montecreto di domenica 3 luglio, una delle tante manifestazioni che in Italia vedono il coinvolgimento di Asini e altri animali per il discutibile divertimento di persone ignare.
Non tutti sanno infatti che gli Asini non sono per loro natura inclini alla corsa. Le condizioni di gara non sono conciliabili con le esigenze e le caratteristiche etologiche peculiari degli Asini, che sono animali per loro natura miti, mansueti, che corrono solo quando fortemente spaventati. Proprio per questo sono i più sottoposti ad atti coercitivi durante tali eventi.
La società si sta evolvendo e dimostra sempre più rispetto nei confronti degli animali; sarebbe quindi auspicabicabile vedere molte più feste organizzate senza il loro sfruttamento. Portiamo ad esempio il caso del Palio di Lodi, molto seguito e «l’unico palio al mondo dove i cavalli non si azzoppano», come si autodefinisce, poiché nato espressamente senza cavalli vivi ma meccanici.
La festa di Montecreto non è una celebrazione di tradizioni e cultura, come invece ama definirsi, ma celebra piuttosto lo sfruttamento e brutalizzazione di animali: questo non è fare cultura. Anzi è profondamente diseducativo anche per i più piccoli, che da questi esempi apprendono soltanto che gli animali sono strumenti per il proprio divertimento, anziché esseri senzienti per cui provare empatia.
Già alcuni paesi, che proponevano Palii in passato, hanno rinunciato alle tradizionali corse di cavalli o di asini sostituendole con gare di abilità o di velocità, disputate dalla popolazione, anche con il coinvolgimento dei bambini. Manifestazioni che hanno un grandissimo successo, molto seguite da un pubblico sempre più numeroso, a dimostrazione che non servono gli animali per attrarre i turisti e rendere accattivante un pomeriggio di festa.
Aspettiamo fiduciosi il giorno in cui Montecreto si dimostrerà al passo coi tempi e sensibile, rinunciando a tale usanza e convertendo il proprio Palio in una manifestazione senza animali. Questo sì che sarebbe un buon esempio per le generazioni future.